La cripta è in realtà un magazzino luminoso, dove esporre installazioni contemporanee e invitare giovani da tutto il mondo per residenze dʼarte.
I tre giovani curatori lo hanno scelto fra gli spazi vicini al Bunker, al termine di quel reticolo di case basse e capannoni (vedi Zucca Architecture Factory e Bellissimo) che attende ormai da tempo le trasformazioni di Variante 200.