La chiesa voluta da Faà di Bruno per il suo istituto rivolto alle giovani ragazze, per tutti “Santa Zita”, nasconde un esempio eccezionale di ingegno e caparbietà.
Salendo i trecento gradini del campanile ci si chiede come sia stata possibile la scommessa di una torre di 75 metri in soli mattoni e 32 colonnine, 5 metri per 5 di base, osservatorio astronomico del beato matematico e un tempo seconda vetta di Torino.
Un’esperienza eccezionale, per la vista e per la sua storia.
(Visita sconsigliata a persone con problemi di vertigini, cuore e deambulazione.)