Castello di Lucento

La nuova storia di un castello fra le fabbriche

OHT2024-castello-lucento-1

Immagine 1 di 2

Chi sa di questa vecchia residenza, nascosta fra le fabbriche e le anse della Dora? Eppure il Castello di Lucento ha avuto un ruolo determinante nella storia di Torino, ed è a suo modo un simbolo delle trasformazioni della città.

Impossibile riassumere tutto. Sorto a Medioevo ancora in corso, il nucleo del palazzo “Luxenti”, ancora oggi il nome della zona, passa ai Savoia nel Cinquecento — seguiranno svariati cambi di proprietà. Tenuta di caccia, torre di guardia, tenuta agricola con mulino, filatoio per la seta, nel 1706 il Castello vive il suo momento di gloria come roccaforte sabauda durante l’assedio di Torino da parte dei francesi.

A metà Novecento l’industria in città cambia passo e costruisce tutto intorno. Dalle famiglie nobiliari si passa alle grandi società: Ferriere Piemontesi, Teksid, Finsider, Italsider… Il castello diventa sede di uffici, fino al periodo più recente di inattività.

Oggi, proprietà di IPI, il Castello è diventato sede della Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza, che lo ha riaperto alla comunità per le sue attività sociali. L’obiettivo è creare un polo educativo e culturale rivolto ai più giovani.